La fine di un'era

 

La fine di un'era nelle strategie di comunicazione


La vittoria schiacciante di Trump alle presidenziali statunitensi impone alcune riflessioni, extra politiche. La prima è che ancora oggi, 2024, non ci si può fidare dei sondaggi. Per settimane, fino all'apertura dei seggi, si è parlato ovunque di testa a testa serrato. Come sappiamo, l'errore è stato di portata colossale. La seconda e più importante riflessione è che una delle due campagne presidenziali si è rivelata fallimentare, addirittura controproducente, contro ogni aspettativa. Chi avrebbe previsto una simile catastrofe della Harris? C'è chi ha puntato su Trump, ovvio, ma aveva previsto queste proporzioni della sconfitta?

Ogni fallimento implica una disamina dei fattori che lo hanno determinato.

La Harris ha puntato su un'enorme ricerca di consenso mediatico, attraverso il contribuito senza precedenti di un esercito di star ed influencer, di tutto rispetto. Tantissimi vip si sono pronunciati a suo favore. Inoltre la Harris ha proposto un programma molto fitto, su mille fronti, cavalcando senza dubbio l'onda di tutto ciò che si può considerare politicamente corretto. Tra i punti cardine ha inserito il taglio dei fondi alla polizia. Le forze dell'ordine sono state dipinte come un nemico del popolo, sulla scia di alcuni noti fatti incresciosi che sono sono capitati. I migliori analisti hanno individuato in quest'aspetto un autogol clamoroso. Il popolo americano sente la necessita di garanzie di sicurezza nelle strade, come priorità assoluta.

L'impressione è che la Harris abbia perseguito tutto ciò che appare popolare, di successo, basandosi proprio sullo strumento sondaggio. Sondaggio a tutti i costi. Tutto ciò che è sulla bocca di tutti viene inserito nel programma.

Trump dal canto suo è tra le personalità più criticate al mondo. Critiche feroci, proveniente anche, ma non solo, dagli elettori democratici. Del resto il suo stesso comportamento spiega il perché. Ma Trump è quello che è, non lo nasconde mai. Lo offendono e lo denigrano quotidianamente, ma lui non fa una piega. Ne spara una dietro l'altra. Zero diplomazia.

Che sia un bene o un male non si può affermare, ma sta di fatto che il popolo ha scelto. Piace più Trump, perché a loro è apparso più sincero, diretto, schietto. Meno Artificioso. Naturale. Sanno che con lui devono aspettarsi il peggio, ma almeno lo sanno.

La Harris è stata percepita come una maschera, come una falsa, una che recita una parte per ottenere più appeal. Ha cercato di arruffianarsi anche parte dell'elettorato altrui, attraverso una serie di spinte ideologiche molto popolari. Trump non lo ha fatto: ha scelto un elettorato preciso e ha puntato solo quello, dritto in faccia, escludendo gli altri. Dicevano che si fosse posto contro gli immigrati, i latini, gli afroamericani, che si fosse inimicato le donne. Invece lo hanno votato i latini, gli afroamericani, le donne. Ha definito spazzatura alcune aree del paese e in quelle stesse aree ha stravinto. Facciamoci due domande, chiediamoci il perché.

Può essere che la gente sia stufa? Attraverso i media tutti cercano di influenzare il comportamento delle masse, di fargli pensare ciò che pensano loro. Tentano di ribaltare l'opinione delle persone, spesso con evidenti finalità,a volte di stampo politico.

La tendenza dell'era social è stata, finora, di esasperare il fenomeno moderno dell'omologazione della volontà singola alla volontà di massa. La profezia di Orwell, e prima ancora di Kafka, di una società in cui le menti siano tutte controllate da una sola grande mente, trovano nella rete lo strumento perfetto di manipolazione. La rete distrugge senza pietà tutto ciò che è diverso, alternativo. Uccide la diversità, proprio in nome della difesa della diversità. Pura manipolazione. Dicono una cosa, te la fanno credere, e poi si comportano esattamente in quel modo. Identificano un presunto mostro, un capro espiatorio, riferiscono al mondo intero, e poi lo distruggono, in nome del popolo, in nome dei loro presunti tali valori.

Ma forse la gente è stufa di essere presa in giro. La gente non la cambi più tanto facilmente. Si sta svegliando. Vuole ragionare con la propria testa.

I più autorevoli analisti di sinistra hanno definito l'operazione della Harris dittatura ideologica.

Trump è sceso per le strade a stringere la mano, a tutti, e questo lo ha premiato.

Non so se questo sia un bene o un male, non si può giudicare. Il governo si giudica solo attraverso il governo. Fatti. 

Dal punto di vista della strategia della comunicazione è rilevante accertare che avere l'appoggio di tutti quelli che contano non basta a convincere un popolo.

Forse ciò significa che le masse, ormai super allenate, si stanno anestetizzando di fronte alla propaganda mediatica, e stanno iniziando a capire che la libertà di pensiero è pensare quello che pensi, non quello che ti dicono di pensare.

Forse è la fine di un'era.