L'incipit de La cosa è grandioso. Abbiamo un elicottero che attraversa paesaggi ricoperti dai ghiacci, siamo in Antartide. L'inquadratura fa la differenza. Credo che la maggior parte dei registi avrebbero ripreso l'elicottero piuttosto da vicino, o in un campo medio. Invece vediamo la sagoma nera in un angolo dello schermo, della grandezza di un puntino, mentre tutto il resto è riempito da montagne imbiancate. E la scena si ripete. Anche quando viene mostrata la base scientifica, essa appare lontana, immersa nel paesaggio.
Noi spettatori siamo avvertiti: l'isolamento è totale, la temperatura insostenibile. Anche noi siamo sostanzialmente bloccati nel bel mezzo del niente, tramortiti di claustrofobia.
Sensazione di pericolo, pericolo imminente.
L'elicottero insegue un cane, che schiva di corsa, per intere miglia, le fucilate che gli vengono scaricate addosso dall'alto. Infine il cane giunge, insieme all'elicottero, alla base, dove ci sono i nostri. I nuovi arrivati si fanno saltare per aria, non si capisce se volutamente o meno. Qualcosa non va. Allora Kurt Russell e il medico prendono il loro elicottero e vanno di persona a controllare che succede all'altra base, da cui provenivano i tipi impazziti.
Non trovano nessuno, solo un cadavere, e si portano indietro una specie di mostro congelato:
Lo stendono nella stanza delle autopsie, tutti ma proprio tutti presenti, e tolgono il lenzuolo che lo avvolge.
Ricordo di aver intravisto di nascosto questa scena da piccolo, subito cacciato a letto dai miei. Avevo sbirciato tra le dita, terrorizzato.
Il mostro è un essere umano mutato, o meglio bruciato nel bel mezzo di una mutazione, uno della base che si stava trasformando in qualcosa.
I nostri scrupolosissimi eroi lo analizzano a fondo, con tanto di vomitevole autopsia, ma ovviamente non si accorgono che le cellule vitali stanno continuando a riprodursi.
E sono guai per tutti.
I personaggi sono la chiave del film, ben riconoscibili, uno diverso dall'altro, tutti ben caratterizzati. Ottimi attori. Anche se più avanti, mentre si rinfacciano a vicenda "sei tu!" "no se tu!" iniziano a confonderci su tutto. Diciamo che mutano i loro atteggiamenti un po' troppo rapidamente, e lo spettatore ne risulta spiazzato.
Più passano i minuti, più l'orrore cresce. I mostri prendono il sopravvento, anche sulla trama, e gli effetti speciali la fanno da padroni.
Per sopravvivere al secondo tempo dovremmo proprio essere vaccinati.
#lacosa #carpenter #recensione #appuntinellaforesta