Il titolo attira la mia attenzione. Home Education è l'educazione a casa propria dei figli, auspicata da alcuni dei pedagogisti contemporanei tra i più rilevanti. Il tema è dunque importante.
Nel caso in questione però la "scuola casalinga" non funziona. Per niente.
Madre e figlia vivono in una baita, isolati nella foresta. Nel giro di pochi minuti capiamo che in soffitta c'è un morto.
Il padre.
Lo accudiscono. Pensiamo che possa essere in coma, ma non lo è. La madre cerca di convincere la figlia che, se loro credono fermamente, tornerà in vita, La giovane si reca nel bosco e suona un richiamo rituale, soffiando in un osso trasformato in flauto.
Il problema si pone quando un ragazzo del paese, forse interessato a lei, inizia a presentarsi a casa loro con ogni scusa, per vederla.
La segue nella foresta.
E qui si comincia...
La Home Education potrebbe tornare a essere una soluzione, nel futuro. Il film stimola una riflessione: che accadrebbe se l'ambiente familiare non fosse adeguatamente predisposto? Ovviamente la storia narrata, di pura fantasia, si pone come una provocazione. Ma, senza arrivare a tanto, potrebbero nascere disagi?
La vera domanda è: l'isolamento del discente presenta più vantaggi o svantaggi?